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19 giugno 2014

I 5 contagi mortali più probabili nella vita reale!



Ci sono milioni di malattie in agguato pronte a portare l'umanità all'estinzione, ma quali sono i 5 contagi più probabili?

La malattia è il risultato della complessa interazione tra il sistema immunitario e l'organismo estraneo. La branca che studia tali patologie è chiamata infettivologia.

Affinché una malattia venga definita come infettiva, essa deve rispondere a determinati criteri epidemiologici. In primo luogo una malattia infettiva deve colpire indiscriminatamente entrambi i sessi. In secondo luogo deve rispondere alla legge di Farr, che afferma che le malattie infettive si diffondono secondo un ritmo esponenziale.

Ecco la lista in ordine di violenza:


5.Influenza

Dopo il flagello del 1918 che ha ucciso milioni di persone, e la preoccupazione che l'epidemia H1N1 ha portato nel 2009, gli epidemiologi sono disposti a scommettere che influenza ha il potenziale di trasformarsi in una pandemia mortale.

I virus influenzali si propagano su goccioline disperse nell'aria quando qualcuno tossisce, starnutisce o parla. Ma la gente può anche prendere il virus indirettamente, perché può sopravvivere per qualche tempo su oggetti come telefoni, pulsanti o tastiere.

Febbre, dolori, mal di gola, tosse e stanchezza sono le caratteristiche distintive di influenza. Ma la malattia respiratoria può portare complicazioni come la polmonite, che può essere mortale se un ceppo particolarmente virulento. Campagne di vaccinazione sono impotenti davanti all'influenza perché può passare dagli animali agli esseri umani mutando nel fratempo.

"Tutti i sottotipi vivono negli uccelli selvatici, e stanno mutando, quando arriveranno alla popolazione umana, non saremo immuni", ha detto il Dr. Tomas Aragon, direttore della University of California.


4.Sars

Quando il virus che causa la sindrome respiratoria acuta grave (SARS) ha colpito nel 2003, ha mostrato come i sistemi di sanità pubblica potrebbero reagire a un focolaio, e allo stesso tempo, come una pandemia mortale potrebbe colpire il mondo. Quell'anno ci sono stati circa 8.000 casi e 750 morti, secondo il CDC e il National Institutes of Health.

Il virus della SARS è una mutazione di un virus virulento della famiglia dei coronavirus, in questa c'è anche la causa del raffreddore comune. "E' stato così patogeno, che quasi tutti gli infetti si ammalarono" Aragon disse.

Sintomi di SARS come febbre, mal di testa e tosse, spesso fanno pensare a una polmonite. La SARS ha avuto un tasso di mortalità  del 9-12% tra le persone alle quali è stata diagnosticata. Nelle persone di età superiore a 65 anni, il tasso di mortalità era superiore al 50%.

La SARS si diffonde attraverso le goccioline disperse nell'aria tanto come l'influenza, ma molto rimane sconosciuto circa le sue origini; potrebbe anche succedere che il virus possa mutare di nuovo in un ospite di origine animale e saltare verso gli esseri umani.

"La SARS, anche se è sparita, potrebbe tornare in qualsiasi momento", ha detto il dottor Ali S. Khan, direttore dell'Ufficio del CDC.


3.Antrace

Gli esperti di salute pubblica devono guardare al di là della natura per le minacce pandemiche sconosciute. Malattie che sono generalmente sotto controllo in natura potrebbero trasformarsi in epidemie mortali se usate come arma per il bioterrorismo.

"L'antrace è la più preoccupante", ha detto Aragon, "delle potenziali minacce di bioterrorismo".

I batteri dell'antrace (Bacillus anthracis) possono infettare gli esseri umani in tre modi, ed ogni via di trasmissione porta a sintomi diversi, che vanno da una piaga che prude sulla pelle a problemi respiratori, febbre e shock. Circa il 95% delle infezioni da antrace note sono passate agli esseri umani dal bestiame attraverso il contatto con la pelle, anche se mangiare carne contaminata può trasferire i batteri, secondo il NIH e CDC.

Ma, nel 2001, 22 persone si sono ammalate dopo aver respirato spore di antrace inviate attraverso delle lettere. L'inalazione di antrace può portare ad una infezione mortale che inizia diversi giorni o settimane dopo l'esposizione. Una volta che le spore di antrace germinano, rilasciano sostanze tossiche che provocano emorragie interne, gonfiore fino a poter uccidere il tessuto.

Anche se gli antibiotici di solito possono curare un'infezione da antrace per contatto, il CDC stima che il 75% delle persone che contrarrà l'antrace da inalazione di spore morirà, anche con assistenza medica.


2.Tubercolosi resistente ai farmaci

Alcuni agenti patogeni causano problemi non tanto perché uccidono rapidamente, ma perché non possono essere uccisi facilmente.

"Un'altra infezione che è diffusa nel mondo, e che stiamo tenendo a bada, è la tubercolosi, o TB," ha detto il Dr. William Schaffner, ex membro del consiglio della Infectious Diseases Society of America.

Diffondendosi attraverso le goccioline disperse nell'aria in un colpo di tosse, la tubercolosi può sopravvivere come un'infezione di basso grado in una persona per anni, diffondendosi lentamente ad altre persone per tutta la comunità. I sintomi comprendono tosse cronica, grave perdita di peso e sudorazione notturna.

La TB ha ucciso 1,7 milioni di persone nel 2009, rendendola una delle malattie infettive più letali del mondo, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Molti di questi decessi potevano essere evitati se i pazienti fossero stati trattati con un ciclo di sei mesi di farmaci.

Inoltre, negli ultimi 15 anni, le forme farmaco-resistenti di tubercolosi hanno minacciato gli sforzi per combattere la malattia. Come batteri di TB si evolvono per essere resistenti ai farmaci, i medici temono di perdere terreno nel combattere una malattia che affliggeva gran parte del mondo prima dello sviluppo degli antibiotici.


1.Ebola

Il virus dell'Ebola potrebbe non uccidere tutte le persone che ha fatto la tubercolosi, ma è ancora uno dei patogeni più letali e un argomento di cui la gente parla molto, da quando è stato scoperto nel 1976

L'Ebola può stare in silenzio ad incubare in una persona da 2 a 21 giorni, dopo di che il paziente può subire un brusco innalzamento di temperatura e mal di testa, secondo il CDC. Dolori articolari e muscolari, mal di gola e la debolezza fanno spazio anche a diarrea, vomito e mal di stomaco. Alcune persone con l'Ebola avranno un rash cutaneo, occhi rossi, emorragie interne ed esterne, sempre secondo il CDC. 

Tutti e quattro i ceppi del virus Ebola noti , che infettano gli esseri umani, si diffondono attraverso il contatto con il sangue, i tessuti o i fluidi corporei del malato, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. I ceppi più virulenti di Ebola uccidono il 25-90% delle persone che infettano. Tutti i focolai di Ebola si sono verificati in Africa, e gli scienziati ipotizzano che il virus viene preso attraverso gli animali selvatici, il CDC ci riporta.


Voi che ne pensate?
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17 giugno 2014

Cose realmente importanti da sapere sull'alcolismo



L’alcolismo è una patologia cronica in cui l’organismo diventa dipendente dall’alcool. Gli alcolisti non riescono a controllare il loro rapporto con l’alcol: non hanno il controllo del momento in cui bere, della quantità ingerita e del numero di bicchieri bevuti in ciascuna occasione.
L'alcol alimentare (alcol etilico o etanolo), presente in diversa concentrazione nelle bevande alcoliche, è una sostanza che deriva dalla fermentazione degli zuccheri contenuti nella frutta (il vino), oppure degli amidi di cui sono ricchi cereali (la birra) e tuberi.
L’alcol possiede un proprio valore energetico (7 kcal per grammo) ed in questo senso deve essere considerato un nutriente anche se le sue calorie vengono in gran parte disperse dall’organismo sotto forma di calore.


L'abuso di questa sostanza può dare: 

Epatite alcolica, un’infiammazione epatica. Dopo anni di alcolismo, l’epatite può distruggere e danneggiare irreversibilmente e progressivamente i tessuti del fegato (cirrosi epatica);
Problemi digestivi. Può causare l’infiammazione della mucosa dello stomaco (gastrite) ed è in grado di interferire con l’assorbimento delle vitamine del gruppo B e di altre sostanze nutritive. Se si beve troppo può risentirne anche il pancreas, che produce gli ormoni che regolano il metabolismo e gli enzimi che contribuiscono alla digestione dei grassi, delle proteine e dei carboidrati;
Problemi cardiaci. L’alcolismo può provocare problemi di pressione alta ed aumentare il rischio di insufficienza cardiaca o ictus;
Complicazioni del diabete. La sostanza interferisce con il rilascio del glucosio nel fegato e può aumentare il rischio di ipoglicemia (livello di glucosio nel sangue troppo basso);
Funzionalità sessuale e ciclo mestruale compromessi. L’abuso di alcol può causare disfunzione erettile oppure interrompere il ciclo mestruale;
Problemi agli occhi. Con l’andare del tempo, l’abuso di alcol può causare debolezza e paralisi dei muscoli oculari;
Malattie congenite. L’abuso di alcol durante la gravidanza può causare la sindrome alcolica fetale: il bambino può manifestare già alla nascita problemi fisici e di sviluppo;
Osteoporosi. L’alcol può interferire con la formazione del tessuto osseo. Le ossa, quindi, possono diventare fragili (osteoporosi) e presentare un maggior rischio di fratture;
Complicazioni neurologiche. L’abuso di alcol può influire negativamente sul sistema nervoso provocando
intorpidimento delle estremità, disturbi mentali, demenza e perdita della memoria a breve termine;
Aumento del rischio di tumori. L’abuso cronico di alcol è stato connesso a un aumento del rischio di diversi tumori, tra cui quelli della bocca, della gola, del fegato, del colon e del seno.

Gli effetti dell’alcol sul nostro organismo variano comunque in base alla dose di alcol che si ingerisce, alla concentrazione alcolica della bevanda e al fatto che l'alcol venga ingerito a stomaco vuoto oppure durante e dopo i pasti. Contano, infine, le differenze tra individuo ed individuo, quali il peso corporeo, il sesso e lo stato di salute.

Sembra comunque la lista delle controindicazioni di un farmaco, non è vero?

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Per quale motivo realmente sbadigliamo?

 

E' una domanda di lunga data, tutti almeno una volta ce l'abbiamo chiesto e da molto tempo gli scienziati cercano di rispondere al perché di questo stimolo incontrollabile. Sbadigliamo, per esempio, nei momenti che precedono il riposo, durante e dopo un pasto, ma anche in situazioni che hanno un determinato significato sociale e, non ci crederete, sessuale.

Una delle prime teorie, rimasta in voga per diversi anni e soppiantata dalle ultime ricerche, suggeriva che l'insorgere dello sbadiglio fosse un modo per aumentare la quantità di ossigeno nell'organismo, in risposta ad un eccesso di anidride carbonica nel sangue. 
C'è anche chi sostiene che sbadigliare sia un modo per comunicare apatia (da qui nascerebbe la contagiosità del gesto), condividendo il comportamento e lo stato fisiologico di chi ci sta attorno.

Altre teorie riguardano la possibilità che lo sbadiglio sia un riflesso scatenato dagli stessi neurotrasmettitori (serotonina prima di tutti) che, agendo a livello cerebrale, influenzano emozioni, umore, appetito ed altri aspetti della nostra vita.

Una diversa teoria è stata dimostrata ponendo dei copricapo riscaldanti o raffreddanti sulla testa di soggetti intenti a guardare video di sbadigli.Questa nuova ricerca ci suggerisce che sbadigliare ci aiuta a tenere la mente fresca, nel senso letterale del termine.Hanno quindi così scoperto che la temperatura cerebrale s'innalzava poco prima dello sbadiglio poi iniziava a calare per riprecipitare alla temperatura pre-sbadiglio

Il che suggerisce che lo sbadiglio sia innescato da un incremento nella temperatura cerebrale e che quindi "favorisca il raffreddamento del cervello”, dice Andrew Gallup della Princeton University.

Gallup ha anche studiato due donne che soffrono di attacchi continui di sbadiglio, registrandone le variazioni della temperatura corporea. I dati raccolti hanno confermato quelli raccolti sui ratti. Ciononostante, mette in guardia, "dobbiamo procedere con cautela, perché finora la ricerca è stata effettuata solo su due soggetti umani”.

"Ci muoviamo in un campo ancora in gran parte inesplorato”.

In generale, capire la funzione dello sbadiglio potrebbe costituire uno strumento estremamente utile per diagnosticare una serie di patologie mediche come l'epilessia e l'emicrania, che quando si manifestano sono entrambe precedute da un eccesso di sbadigli, spiegano i ricercatori.



Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/salute/sbadiglio.html
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16 giugno 2014

10 cose (sconvolgenti) da sapere sulla nostra cattiva alimentazione

Se usciamo di casa e andiamo al supermercato notiamo subito quanta abbondanza di cibo abbiamo intorno a noi. Ma le statistiche ci dimostrano che mangiamo male, mangiamo in eccesso e che una percentuale elevatissima di persone, ogni anno, si mette a dieta. Basti pensare che in America, ogni anno, circa metà della popolazione inizia una nuova dieta dimagrante, che in questo preciso istante più di 50 milioni di persone sono a dieta, che il 75% delle donne credono di dover dimagrire e che, solo gli americani, spendono ogni anno più di 30 miliardi di dollari in diete e simili.


Ma vediamo subito cosa intendevamo dire:

1. Il consumo di zucchero, negli ultimi 160 anni, è schizzato alle stelle

fonte: Johnson RJ, et al. Potential role of sugar (fructose) in the epidemic of hypertension, obesity and the metabolic syndrome, diabetes, kidney disease, and cardiovascular disease. The American Journal of Clinical Nutrition, 2007.


Noi occidentali consumiamo enormi quantità di zuccheri raffinati, raggiungendo un picco di circa 67 kg all’anno in alcuni paesi. Questo significa oltre 500 calorie di zucchero al giorno.
Lasciando stare se le cifre sono precise o meno è molto chiaro che stiamo consumando molto più zucchero di quanto i nostri corpi non siano in grado di gestire e questo quando ormai è ampiamente dimostrato che l’assunzione di grandi quantità di zucchero può portare a gravi problemi metabolici tra cui la resistenza all’insulina, la sindrome metabolica, il colesterolo ed i trigliceridi alti per citarne qualcuno, per non parlare del fatto che un eccesso di zucchero è uno dei principali driver di malattie come l’obesità, il diabete di tipo 2, le malattie cardiache e persino il cancro.

2. Il consumo di bevande gassate e succhi di frutta è aumentato vertiginosamente


Anche se le bevande gassate sono assolutamente le peggiori per apporto di zucchero, anche la maggior parte dei succhi di frutta industriali non scherza. Il problema sta nel fatto che lo zucchero in forma liquida è particolarmente dannoso. Molti studi mostrano, infatti, che il cervello non “registra” le calorie dello zucchero in forma liquida nello stesso modo di come registra le calorie dai cibi solidi. Questo incrementa significativamente la quantità di calorie accumulate.

3. L’assunzione di calorie è aumentato di circa 400 calorie al giorno
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fonte: Dr. Stephan Guyenet. The American Diet. 2012.
Anche se le cifre esatte variano da fonte a fonte, è chiaro che l’apporto calorico è aumentato drammaticamente negli ultimi decenni.Ci sono ragioni molto complesse per questo, compreso l’aumento del consumo di cibo ed ancora una volta l’eccessivo consumo di zucchero trasformato presente in tutti gli alimenti industriali.

Una bella botta sicuramente è data da un marketing molto aggressivo verso i bambini che rimangono un target “appetitoso” per le multinazionali del food.

4. Il passaggio dal consumo di grassi tradizionali in favore di oli vegetali processati industrialmente

fonte: Dr. Stephan Guyenet. The American Diet. 2012

Quando i professionisti della salute hanno iniziato ad imputare i grassi saturi come i principali responsabili delle malattie cardiache, abbiamo tutti cominciato ad abbandonare l’uso di grassi tradizionali come il burro in favore di grassi vegetali che hanno bisogno di essere trattati chimicamente in industrie per diventare commestibili. Questi grassi sono molto ricchi di Omega 6 (acidi grassi) e se consumati in eccesso causano infiammazioni e vari problemi di salute. Questi olii, inoltre, sono spesso idrogenati, il che, come molti studi hanno dimostrato, li rende davvero tra i principali responsabili dell’aumento di rischio di malattie cardiache.
In Italia sembrerebbe che su questo fronte ci siamo salvati vista la nostra attitudine a produrre ed utilizzare il più sano olio di oliva.
Ma siamo sicuri che sia tutto olio italiano genuino quello che così è definito?
Giorni fa il NewYorkTimes ha pubblicato questa sconcertate animazione e come al solito i soloni del patriottismo becero si sono inalberati. Bè io avrei utilizzato quelle energie per lavorare a strumenti si trasparenza e consapevolezza a favore dei consumatori, voi che dite? Di quale ministro è il compito? Mandategli una mail!

5. Molte persone hanno sostituito un po’ di sano burro con le Margarine light

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Un altro effetto collaterale della “guerra” a grassi saturi è stato l’aumento del consumo di margarina che è fatta con oli idrogenati. Molti studi dimostrano che questi grassi aumentano il rischio di malattie cardiache mentre il burro tradizionale (quello prodotto da mucche che mangiano erba) in realtà contiene sostanze nutritive che possono addirittura essere protettive contro le malattie cardiache (come la vitamina K-2). Quindi il consiglio di sostituire il burro con margarine ritenute maggiormente “light” può aver fatto un sacco di danni. W il marketing!

6. L’Olio di soia è diventata la principale fonte di calorie
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Il 7% delle calorie ingerite dagli americani proviene dall’Olio di Soia, il che è una cifra esorbitante. Ma attenzione, la maggior parte delle persone non ha la minima idea che stà ingerendo ingenti quantità di questo olio di soia. Questo perché la maggior parte di esso è ingerito attraverso i prodotti industriali a cui viene aggiunto olio di soia perché è l’ingrediente più economico ed utile per esaltare caratteristiche del prodotto. Il modo migliore per evitare l’olio di soia rimane quello di evitare alimenti trasformati. So che quello che dico può sembrare banale e so anche che è una cosa molto dura da dirsi per la quale forse non mi ospiteranno più neanche su questo blog. Il perché? Pensateci bene..

7. Il grano che mangiamo oggi è meno nutriente rispetto alle varietà tradizionali di grano

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fonte: Fan MS, et al. Evidence of decreasing mineral density in wheat grain over the last 160 years. Journal of trace elements in medicine and biology.
Il frumento è una parte importante della dieta occidentale. Si trova in tutti i tipi di alimenti pane, pasta, dolci, pizze e quasi tutti i prodotti trasformati, tuttavia il grano non è più quello di una volta. E si, purtoroppo non è solo un modo di dire perché il grano moderno è stato introdotto intorno al 1960 e contiene il 19-28% in meno di importanti minerali come magnesio, ferro e zinco. Vi sono anche prove che il grano moderno è molto più dannoso (anzi che forse sia la causa) per la celiachia e per persone con sensibilità al glutine in generale.

Fortunatamente in Italia sono sempre di più i progetti di recupero delle vecchie sementi ma tutte necessitano di un sostegno da parte dei decisori politici e di organizzazione in termini di sostenbilità economica, altrimenti si corre il rischio che rimangano esperienze isolate di folklore provinciale.

Noi questa estate continueremo ad organizzare una settimana dedicata al tema con l’evento #campdigrano nella preziosa comunità di Caselle In Pittari in Cilento (Salerno) dove i compari della Coop. Terra di Resilienza stanno conducendo da anni un progetto di grande recupero di antiche varietà di grano che altrimenti sarebbero andate perdute. Vi manterremo aggiornati perché quest’anno ci saranno belle novità!

8. Stiamo mangiando più che mai cibi industriali ed elaborati

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fonte: Dr. Stephan Guyenet. Fast Food, Weight Gain and Insulin Resistance. Whole Health Source.
Questo grafico mostra come il consumo di fast food è aumentato negli ultimi decenni.

Attenzione, per fast food non dobbiamo considerare solo il junk food delle solite note paninoteche. Infatti anche se ci sembra di consumare la maggior parte dei nostri pasti “a casa” questo non significa che tutto quello che mangiamo sia genuino o che non mangiamo continuamente alimenti trasformati e preconfezionati scambiando spesso l’arte dell’assemblaggio con quella del cucinare.

9. Il fatto che ingeriamo molti grassi vegetali trasformati sta cambiando la composizione in acidi grassi del nostro corpo

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fonte: Dr. Stephan Guyenet. Seed Oils and Body Fatness- A Problematic Revisit. Whole Health Source.
La maggior parte dei grassi omega-6 che mangiamo è un acido grasso chiamato acido linoleico. Gli studi dimostrano che questo acido grasso viene facilmente incorporato nelle nostre membrane cellulari e depositandosi aumenta drasticamente le riserve di grasso corporeo. Questi grassi sono soggetti ad ossidazione e questo danneggia le molecole del nostro corpo e può aumentare il rischio di cancro.


In altre parole l’aumento del consumo di oli vegetali trasformati può realmente portare a cambiamenti strutturali nocivi nei nostri corpi. Questo lasciatemelo dire è un pensiero spaventoso.

10. Il boom di una certa dieta a basso contenuto di grassi comincia quando è cominciata l’epidemia dell’obesità.

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fonte: National Center for Health Statistics (US). Health, United States, 2008: With Special Feature on the Health of Young Adults. Hyattsville (MD): National Center for Health Statistics (US); 2009 Mar. Chartbook
Le prime linee guida dietetiche per gli americani sono stati pubblicati nel 1977 ed il boom di una dieta “sana e povera di grassi” ha colonizzato tutto l’occidente grazie ad una grande propaganda passata per i media e per il finanziamento di ricerche. E il tutto avveniva quasi allo stesso momento di quando è iniziata l’epidemia dell’obesità. Naturalmente questo non prova nulla, la correlazione non è un nesso di casualità, ma ha senso pensare che questo potrebbe essere molto più di una semplice coincidenza.

Il messaggio anti-grasso ha puntato l’indice su grassi saturi e colesterolo (innocuo), dando un primato di importanza a zuccheri e carboidrati raffinati che come abbiamo visto possono essere realmente dannosi. Per qualche strano motivo, ancora ci consigliano di seguire questo tipo di dieta nonostante gli studi ci dimostrano che è del tutto inefficace.

Gli studi sono chiari: quando abbiamo abbandonato la nostra alimentazione tradizionale a favore di alimenti moderni trasformati ad alto contenuto zucchero, di farine ed oli vegetali raffinati, abbiamo cominciato ad ammalarci. Naturalmente, sono molte le cause che concorrono a questi problemi di salute ma certamente i cambiamenti nella dieta sono il fattore più importante.

Ma a chi conviene tutto questo? Siamo sicuri che si tratti di processi di democratizzazione alimentare?

Se vediamo in un’ottica sistemica i costi del cibo moderno imbatteremo in molte contraddizioni, capiremo che un panino di fast food costa molto di più del conveniente 1€ con cui è pubblicizzato. Costa infatti 1€ più tutti i costi sociali che collettivamente (sistema sanità) e privatamente (i costi delle nostre cure personali) dobbiamo sostenere.

Voi cosa ne pensate?
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15 giugno 2014

Incredibile: un ingegnere non soddisfatto disegna e produce la parte che verrà impiantata nel suo cuore!



Nel 2000, a Tal Golesworthy, un ingegnere britannico, è stato detto di soffre della sindrome di Marfan, una malattia del tessuto connettivo che causa spesso la rottura dell'aorta. L'unico rimedio allora disponibile era l'abbinamento di una valvola meccanica e anticoagulanti altamente rischiosi. Per un ingegnere come Golesworthy, la soluzione non era abbastanza efficiente. Così ha costruito da se il suo impianto che fa il un lavoro migliore rispetto alla soluzione esistente, ed è diventato il primo paziente a provarlo.

La correzione esistente, chiamata chirurgia Bentall, richiede cinque ore di chirurgia invasiva e un bypass cuore-polmone, dopo che la parte danneggiata dell'aorta viene tagliata e sostituita con un innesto e la valvola meccanica. Ma Golesworthy vide un'opportunità invece della disperazione: nessuno aveva pensato di utilizzare le tecnologie più moderne, cioè unire i risultati della risonanza magnetica con gli strumenti di computer design e le nuove tecniche di prototipazione rapida. Golesworthy ha visto la possibilità di creare un impianto in grado di sostenere se stesso e ridurre il rischio di coaguli di sangue, eliminando così la necessità di prendere quei pericolosi medicinali.

In due anni di lavoro, Golesworthy ha scoperto che la parte più difficile della creazione di questo nuovo impianto non era il disegno reale o la costruzione, ma le misurazioni non affidabili. Il movimento del cuore e di altri organi ha reso così diverse prospettive dando misure totalmente diverse. Per fortuna, la squadra ha capito che una scansione in un punto specifico del ciclo cardiaco dava loro le dimensioni di cui avevano bisogno.

Il prodotto finale è costruito di polietilene tereftalato, una plastica medica standard, e pesa meno di 5g. Può essere suturato direttamente in posizione da un chirurgo a costi relativamente bassi. I risultati parlano da soli: Golesworthy è stato il primo destinatario della sua creazione, e da allora, altri 23 hanno fatto il grande passo, con più persone in lista d'attesa. Golesworthy non vede questa  solo come una vittoria per chi soffre della Sindrome di Marfan, ma anche un messaggio alla comunità medica: "Sono tutti biologi e medici, e hanno bisogno di ingegneri" ha detto. Golesworthy vuole una maggiore collaborazione tra la comunità medica e gli ingegneri, che possono vedere soluzioni che i medici e i biologi non possono. Speriamo che la comunità medica sia in ascolto, abbiamo un testimone che prova, dopo tutto.
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14 giugno 2014

I bambini maltrattati vivono di meno

I bambini che hanno subito abusi rischiano di morire anche dieci anni prima


I maltrattamenti subiti durante l'infanzia riducono la durata della vita. Dei recenti studi evidenziano che abusi, punizioni e atti di bullismo provocano un invecchiamento precoce, portando ad un accorciamento della vita significativo, si parla di 7-10 anni. La scoperta è stata presentata al Congresso italiano di Pediatria di Palermo.




Ogni anno, in Italia, centomila bambini vengono maltrattati -  Questi maltrattamenti, subiti in età infantile, provocano stress cronico, aumento del rischio di sviluppare patologie come: malattie cardiache, tumori, asma, obesità, cefalea, e sindromi dolorose.

Pietro Ferrara, docente di Pediatria all’Università Cattolica di Roma, afferma: ''Una ragione in più per rafforzare la sorveglianza e prevenire gli abusi sui minori, un fenomeno che interessa circa 100mila bambini ogni anno in Italia'' precisando che si tratta comunque di ''una stima approssimativa in quanto nel nostro Paese non esiste un sistema di monitoraggio, gli unici dati certi sono quelli relativi agli abusi sessuali, ma il maltrattamento è un concetto molto più ampio che include molestie, abusi fisici e psicologici, negligenza nelle cure, atti di bullismo. L’Oms Europa ha stimato che i casi reali siano nove volte più numerosi di quelli segnalati''. 

Gli effetti sull'organismo - I risultati degli studi sono chiari: una recentissima ricerca, apparsa su Molecular Psychiatry, ha dimostrato che le punizioni e le violenzano "marchiano" anche il nostro DNA, modificandolo in alcune sue parti, i telomeri: queste strutture risultano più corte su chi ha subito abusi infantili e corrisponde ad un invecchiamento prematuro che va dai 7 ai 10 anni.

Un'altra ricerca, pubblicata sul Journal of Behavioral Medicine, portata avanti dai ricercatori dell’Università di Plymouth ha rilevato che soggetti malati avevano subito, in media, una volta e mezza più punizioni corporali, abusi e insulti dei soggetti sani.
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Luna piena: quali effetti ha sull'uomo, sulle piante e gli animali

Siamo in attesa della luna piena più colorata del 2014. Non possiamo negare gli effetti della luna sulla Terra, a partire dalle maree e dalla tradizione di rispettare il calendario lunare in agricoltura. La scienza ha comprovato gli effetti della luna piena sugli animali, ma vi sono ancora forti dubbi per quanto riguarda l'uomo. Secondo la tradizione popolare le fasi lunari influiscono sul ciclo mestruale e in particolare la luna piena risulta legata al parto. Ecco alcune curiosità sugli effetti della luna piena sull'uomo, le piante e gli animali.


Effetti della luna piena sull'uomo

1) Difficoltà a dormire

Gli effetti della luna piena sull'uomo sono soltanto un mito? Forse qualcosa di vero c'è. La luna piena sarebbe in grado di influire sul nostro ritmo circadiano (ritmo sonno-veglia). A confermarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology, secondo cui le credenze popolari sarebbero corrette. Il tutto risalirebbe all'evoluzione dell'uomo, che sarebbe avvenuta seguendo i cicli della luna, come per gli animali. La luna piena, in conclusione, almeno per quanto riguarda il sonno sarebbe in grado di agire sul nostro orologio biologico.

2) Luna piena e parto

Talvolta abbiamo sentito dire che per determinare quando avverrà un parto, non dovremmo tenere conto della data di termine indicata, ma dell'arrivo della luna piena più vicina. E' facile associare alle fasi lunari il ciclo mestruale e probabilmente anche per quanto riguarda le tradizioni legate al parto, esiste un fondo di verità, anche se le statistiche non ne avrebbero al momento dato conferma.

3) Follia

Il lunatico è il folle, il pazzo, lo sregolato, il "fool". La follia e la pazzia sono da sempre collegate alla luna piena. La scienza è andata alla ricerca di dati statistici riguardanti l'aumento di incidenti, suicidi e omicidi durante la luna piena, ma non ha trovato conferme, almeno per quanto riguarda gli anni recenti. Il legame tra follia e luna piena è solo leggendario? C'è chi pensa, con ironia, che i comportamenti strani di alcune persone durante la luna piena siano dovuti alla mancanza di sonno di cui sopra.

4) Licantropia

Il cinema e la letteratura hanno tessuto trame avvincenti sul mito della licantropia. La tradizione parla di uomo lupo o di lupo mannaro. Anche la medicina in passato avrebbe descritto il fenomeno, come una sorta di "trasformazione" durante la luna piena. Vi sarebbero state forme isteriche e comportamenti inusuali che richiamavano il mondo animale. Ma ora, come spiega lo psichiatra Massimo Lai, del delirio di trasformazione nella letteratura psichiatrica non vi sarebbe quasi più traccia.

5) Epilessia

In passato si pensava che l'epilessia fosse scatenata proprio dalla luna piena. La scienza ha indagato sul fenomeno e avrebbe individuato un effetto diretto della luminosità, e non della luna, sulla possibilità che si scatenino delle crisi epilettiche. Secondo alcuni la luna piena non avrebbe alcun effetto sulle crisi epilettiche, secondo altri invece lo potrebbe avere indirettamente.

Effetti della luna piena sulle piante

1) Umidità del terreno

Secondo l'agricoltura biodinamica, dopo la luna piena inizia a crearsi una situazione di maggiore umidità nel terreno. Proviamo dunque a controllare bene il nostro orto e le nostre piante in vaso, per capire se la luna piena abbia davvero avuto effetto. Subito dopo la luna piena, l'energia delle piante inizia a scendere, con uno spostamento verso le radici.

2) Bulbi e tuberi

Con la luna piena e nella fase successiva, che porterà alla luna calante, sarà il momento di piantare i tuberi e gli ortaggi che crescono sottoterra: patate, carote, topinambur, cipolle, aglio, barbabietole, ravanelli. E' anche il momento di piantare i bulbi floreali. Secondo l'agricoltura biodinamica, la luna piena favorisce lo sviluppo di bulbi e tuberi.

3) Erbe medicinali

Secondo la tradizione contadina e della medicina naturale, le erbe medicinali durante la fase della luna piena contengono i massimi livelli dei loro principi attivi e gli steli delle piante tendono a dirigere verso l'alto. Dunque i giorni di luna piena sarebbero i più indicati per la raccolta delle piante officinali e curative.

4) Raccolta dei fiori curativi

La tradizione agricola consiglia di raccogliere i fiori curativi e commestibili durante la fase di luna piena, poiché proprio in questo momento, soprattutto per quanto riguarda le piante aromatiche, i fiori si troverebbero nel momento di massima energia, che poi inizierà a scendere con la fase di luna calante.

5) Trapianti

Aspettate la luna piena e soprattutto la successiva fase di luna calante per dedicarvi a qualsiasi tipo di trapianto. La linfa delle piante tende infatti a dirigersi verso in basso e ciò favorirà una maggiore radicazione. A partire dalla fase di luna calante, dunque subito dopo la luna piena, potrete seminare basilico, cavoli, cicoria, lattuga, finocchi sedano e tutto ciò che monta a seme.

Effetti della luna piena sugli animali

1) Coralli

A quanto pare, durante la luna piena di dicembre, i coralli delle coste australiane concentrano tutte le loro energie riproduttive e portano alla massima deposizione di uova sulla Terra. Ad incentivare il fenomeno sarebbero temperatura, salinità dell'acqua, disponibilità di cibo e proprio gli effetti della luna piena.

2) Cani e gatti

Pare che proprio durante la luna piena cani e gatti corrano i maggiori rischi di incorrere in incidenti. Uno studio ha investigato questa correlazione e ha evidenziato un incremento delle visite al pronto soccorso durante la luna piena del 23% per i gatti e del 28% per i cani. I ricercatori, però, non sarebbero ancora riusciti a determinare il motivo del fenomeno.

3) Insetti

Insetto come la formicaleone (doodlebug) durante la luna piena scaverebbero buchi più grandi e profondi nel terreno. Si tratta di trappole a forma di imbuto che vengono preparate nell'attesa che le prede vi cadano accidentalmente. Il ciclo lunare avrebbe dunque un influsso importante su questi insetti, che sarebbe però ancora da determinare.

4) Leoni

I leoni vanno a caccia di preda soprattutto la notte, ma a volte cacciano meglio durante il giorno, soprattutto dopo la luna piena. Una ricerca ha dimostrato che i leoni nelle notti di luna piena consumano meno cibo, forse perché nel frattempo le loro prede sono meno attive. Dopo una notte più luminosa del solido, ma scarsa di prede, i leoni andrebbero a caccia durante il giorno per sfamarsi.

5) Scorpioni

I raggi UV del chiaro di luna reagiscono con una proteina presente negli scorpioni che li farebbe brillare di blu nel buio. Tendono ad essere più attivi durante la luna nuova mentre cercano riparo e riposo nel resto del ciclo lunare. E' possibile che durante le notti più buie, le prede siano più disponibili.
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13 giugno 2014

Scienziati "pazzi" ricreano il virus pandemico che sterminò milioni di persone nel 1918



Bollati come "pazzi" da parte di esperti, un team internazionale di scienziati ha generato un virus influenzale con caratteristiche simili al virus dell'influenza pandemica del 1918 che uccise circa 50 milioni di persone. Questo nuovo studio controverso, che ha diviso la comunità scientifica, volto a indagare la possibilità di un virus influenzale pandemico emerge dai virus influenzali attualmente circolanti negli uccelli selvatici ed è stato pubblicato su Cell Host & Microbe.

Il virus che ha causato la pandemia influenzale del 1918 (H1N1), che rimane la più devastante epidemia di malattie ancora registrate, si dice abbia avuto origine aviaria, anche se qualche polemica circonda questo suggerimento. E' noto che gli uccelli selvatici sono in possesso di virus influenzali, alcuni dei quali potrebbero produrre proteine ​​virali con caratteristiche simili a quelle ritrovate nel virus del passato. È quindi possibile che questi virus naturalmente circolanti potrebbero determinare l'insorgenza di virus pandemici simili, ma le probabilità rimangono sconosciute.

Al fine di valutare il rischio che ciò accada, un team internazionale di ricercatori guidati da Yoshihiro Kawaoka della University of Wisconsin-Madison ha identificato otto geni che producono le proteine ​​che sono molto simili alle proteine ​​prodotte dal virus del 1918.

Il team ha poi utilizzato una tecnica chiamata genetica inversa per generare un virus influenzale che contiene questi otto segmenti virali e ha valutato la sua patogenicità. Il virus, che condivide il 97%  di aminoacidi (i mattoni delle proteine), somiglia al virus della pandemia influenzale 1918 e ha avuto un patogenicità intermedia; è più patogeno dei virus dell'influenza aviaria "autentici" che circolano, ma meno patogeno del ceppo del 1918 sui furetti. Questi sono usati per studiare l'infezione da virus influenzale perché presentano sintomi simili agli esseri umani infettati.

Gli scienziati hanno poi studiato il numero di modifiche che sarebbero richieste al virus per diventare trasmissibile come quello del 1918. Essi hanno scoperto che 7 semplici mutazioni in 3 geni hanno determinato un virus con efficienza di trasmissione simile al virus del 1918. Secondo Kawaoka, questi dati suggeriscono che esistono gli ingredienti genetici in natura per un virus potenzialmente pandemico e possono combinarsi per formare un virus.

"Il punto di questo studio era di valutare il rischio dei virus aviari attualmente in circolazione in natura", ha detto Kawaoka in una notizia release. Inoltre, Kawaoka ha spiegato che studi come questo aiuteranno gli scienziati ad inventare strategie per contrastare i virus pandemici.

"Il lavoro che stanno facendo è assolutamente folle. Il tutto è estremamente pericoloso", ha detto Lord May, ex presidente della Royal Society. "Sì, c'è il pericolo, ma non è derivante dai virus là fuori negli animali, è derivante dai laboratori di persone grossolanamente ambiziose."

Marc Lipsitch, professore di epidemiologia presso la Harvard School of Public Health ha anche espresso preoccupazione: "Sono preoccupato che questo segnali una crescente tendenza a rendere trasmissibili nuovi virus, volenti o nolenti, senza una forte motivazione di salute pubblica. Questa è un'attività rischiosa, anche nei laboratori più sicuri. Gli scienziati non devono assumere tali rischi senza una forte evidenza che il loro lavoro potrebbe salvare delle vite, che questo documento non fornisce". Egli sostiene inoltre che le probabilità che un virus presente in natura simile a quello creato emerga oggigiorno siano remote.

Ma Kawaoka difende il suo lavoro e dice che gli altri sottovalutano l'importanza di studi come questo, che potrebbero eventualmente aiutare gli scienziati a identificare in modo affidabile i virus con funzionalità pandemica.

Fonte: IFLS
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Esporre i neonati a germi, batteri e allergeni di vario genere potrebbe ridurre il rischio di asma e allergie



Secondo i risultati di uno studio condotto presso il Centro dei Bambini di Johns Hopkins e altre istituzioni, i lattanti esposti a roditori e peli di animali domestici, allergeni, scarafaggi e una vasta gamma di batteri domestici, nel primo anno di vita, sembrano avere meno probabilità di soffrire di allergie, respiro affannoso e asma.

Precedenti ricerche hanno dimostrato che i bambini che crescono nelle fattorie hanno meno problemi respiratori e una minore allergia, un fenomeno attribuito alla loro regolare esposizione ai microrganismi presenti. Altri studi, tuttavia, hanno trovato un aumento del rischio di asma tra gli abitanti all'interno delle città esposti a livelli elevati di allergeni e sostanze inquinanti. Il nuovo studio conferma che i bambini che vivono in queste case hanno tassi complessivi superiori di asma e di allergia, ma aggiunge un tocco sorprendente: coloro che incontrano tali sostanze prima del loro primo compleanno sembrano beneficiarne piuttosto che soffrirne. 

"Il nostro studio mostra che il tempo di esposizione iniziale può essere critico", dice l'autore dello studio Robert Wood, MD, capo della Divisione di Allergologia e Immunologia presso il Centro dei Bambini di Johns Hopkins. "Ciò che questo ci dice è che non solo sono molte delle nostre risposte immunitarie si formano nel primo anno di vita, ma anche che alcuni batteri e allergeni svolgono un ruolo importante nella stimolazione e la formazione del sistema immunitario."

Lo studio è stato condotto tra 467 neonati all'interno delle città di Baltimore, Boston, New York e St. Louis la cui salute è stata monitorata nell'arco di tre anni. I ricercatori hanno visitato le case per misurare i livelli e i tipi di allergeni presenti nei dintorni degli infanti e li hanno testati per le allergie e il respiro sibilante attraverso test periodici del sangue, esami fisici e indagini dei genitori. Inoltre, i ricercatori hanno raccolto e analizzato il contenuto batterico della polvere raccolta dalle case di 104 dei 467 soggetti.

I bambini che sono cresciuti in case con topi, peli di gatto e escrementi di scarafaggio nel primo anno di vita hanno avuto un minore indice di affanno all'età di 3 anni, rispetto ai bambini non esposti a questi allergeni subito dopo la nascita. L'effetto protettivo, inoltre, è stato migliore, i ricercatori hanno trovato, con i neonati esposti a tutti e tre gli allergeni, rispetto a quelli esposti a uno, due o nessuno di essi. In particolare, l'affanno era tre volte più comune tra i bambini che sono cresciuti senza esposizione a tali allergeni (51%), rispetto agli altri (17%).

Solo l'8 per cento dei bambini che hanno sofferto sia da allergia e asma era stato esposto a queste sostanze nel loro primo anno di vita.
L'asma è una delle malattie più comuni in pediatria, e colpisce circa 7 milioni di bambini negli Stati Uniti, secondo i Centri americani per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie. 

Con il tempo un terzo, fino alla metà di tutti i bambini sviluppano dispnea, che in molti casi evolve in asma vera e propria.
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12 giugno 2014

Rimanere incinte con il sesso orale? E' possibile, ma complicato!

È possibile rimanere incinte solo con il sesso orale? Ci sono molte leggende metropolitante in proposito, e il buon senso dice che no, non è assolutamente possibile, ma c’è un caso medico documentato dove una giovane ragazza è rimasta incinta in questo modo. Peraltro, la ragazza era nata con una malformazione in cui la vagina era chiusa, impedendo così il concepimento in modo normale.



La giovane, una quindicenne, si era presentata in ospedale con dolori acuti ed intermittenti all’addome. I medici non hanno avuto difficoltà ad identificare le cause: la ragazza era in travaglio. Si può notare però lo stupore dei medici ed infermieri quando si sono resi conto che la giovane non aveva la vagina. È stato deciso per un cesareo di emergenza per il parto, ma i medici hanno cercato anche di capire qualcosa in più dell’accaduto.

È emerso che la ragazza, ben consapevole di non avere una normale vagina, aveva iniziato a sperimentare con il sesso orale dopo alcuni tentativi insoddisfacenti di un normale rapporto.

In una di queste “sessioni orali” è avvenuto che il suo ex l’abbia scoperta con un nuovo ragazzo, ed è iniziata una rissa dove sono stati usati dei coltelli. La ragazza ha ricevuto dall’ex alcune coltellate all’addome. I chirurghi l’hanno operata, trovando due ferite allo stomaco, che hanno suturato e poi, nonostante non avessero trovato segno di contenuti gastrici nell’addome, hanno proceduto ad un lavaggio della cavità con soluzione salina come da prassi.

La ragazza al tempo non aveva spiegato le circostanze esatte dell’accoltellamento, e quel che sarebbe avvenuto è che gli spermatozoi siano fuoriusciti dallo stomaco in seguito alla ferita da coltello per arrivare poi a fecondare un ovulo. Normalmente gli spermatozoi non sopravvivono a lungo in un ambiente acido come lo stomaco, ma sembra che la saliva abbia fatto loro da scudo fino ad accompagnarli alle ovaie.

La ragazza aveva notato la crescita della pancia e i dolori: più di qualcuno le aveva suggerito che poteva essere incinta, ma dato che non aveva una vagina non ha mai preso seriamente in considerazione l’ipotesi fino al momento del parto.

Inoltre, sembra che la ragazza sia rimasta incinta alla sua prima ovulazione o quasi: mancando il collegamento con la vagina, infatti il sangue mestruale si sarebbe accumulato e avrebbe reso impossibile il concepimento.

Una serie di combinazioni decisamente poco probabili, dunque. I medici che hanno documentato il caso aggiungono che “il fatto che il figlio somigli al padre esclude un concepimento ancora più miracoloso”.
Fonte: notizie.delmondo.info
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